I risultati del primo test al mondo di strada realizzata con un supermodificante al grafene hanno dato buoni risultati: «Aumento della vita utile, incremento della resistenza al passaggio dei veicoli e alla deformazione, riduzione della traccia lasciata dagli pneumatici». Si tratta di una tecnologia messa a punto da Iterchimica, un’azienda italiana leader mondiale nello sviluppo di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni dell’asfalto, in collaborazione con Directa Plus, produttore e fornitore di prodotti a base grafenica quotato all’AIM di Londra, che spiegano: «La sperimentazione ha riguardato il rifacimento dei due strati più superficiali di una sezione lunga un chilometro della strada Provinciale Ardeatina a Roma. Dallo scorso novembre le performance del manto stradale sono state costantemente monitorate da Iterchimica in collaborazione con un laboratorio indipendente. Mettendo a confronto Gipave con un asfalto tradizionale, i risultati si sono dimostrati eccellenti su tutti i fronti: Durata: il miglioramento di resistenza alla fatica è risultato superiore al 250%; Resistenza al passaggio di veicoli: i test meccanici hanno dimostrato un aumento della forza di resistenza al passaggio dei veicoli (trazione indiretta) del 35%; Resistenza alla deformazione a parità di sforzo applicato: il modulo di rigidezza è stato misurato a diverse temperature mostrando un miglioramento del 46% a 40⁰C; Deformazione plastica permanente: i valori di ormaiamento (traccia lasciata dagli pneumatici) sono risultati inferiori del 35% a 60⁰ C».
Giulio Cesareo, fondatore e AD di Directa Plus, aggiunge: «Questo test ha dimostrato che Gipave, il supermodificante al grafene, è adatto per strade ad elevato traffico, autostrade, aeroporti e porti».
Dopo il successo dei primi test a Roma, l’esperimento verrà replicato sia in altre zone d’Italia che nel Regno Unito, Usa i e Oman.
A Iterchimica evidenziano che «Il supermodificante a base di grafene, il cui brevetto è stato depositato a novembre 2017, è il risultato del Progetto Ecopave, un programma di ricerca durato tre anni. La combinazione di nuove tecnologie (come Gipave) e la rigenerazione delle vecchie pavimentazioni stradali contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi di Green e Circular Economy in Italia, attraverso il riuso di materiali, l’aumento della durata delle strade e la conseguente diminuzione della manutenzione. Successivamente alla posa in opera, le strade realizzate con Gipave potranno essere riciclate al 100%, riducendo così l’estrazione di nuovi materiali e l’impiego di bitume di primo utilizzo».
Federica Giannattasio, AD di Iterchimica, conclude: «I test su strada sono stati fatti proprio per validare gli eccellenti risultati di laboratorio – almeno +250% di resistenza a fatica – e rappresentano un ulteriore passo verso l’obiettivo che ci siamo posti: strade riciclate e riciclabili al 100%, prodotte a basse temperature, durature, senza buche e rispettose dell’ambiente».
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